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Abstract



LA VALUTAZIONE CARDIOLOGICA NEI CANDIDATI AL PILOTAGGIO MILITARE

Fabrizio Palumbo(1), Silvio Porcù(2)


(1)Centro Aeromedico Specialistico, Sezione Cardiologia 2, Milano.
(2)Istituto Medico Legale Aeronautica Militare “A. Mosso”, Milano



La valutazione cardiologica dei candidati al pilotaggio militare riveste peculiare rilevanza nell’ambito degli accertamenti sanitari cui i soggetti sono sottoposti per certificarne l’idoneità al volo. La presenza di cardiopatie, ancorché allo stadio iniziale, può rivelarsi un pericolo per la sicurezza del loro impiego operativo, alla luce delle sollecitazioni inerziali e dell’impiego in condizioni di decompressione in aerei semipressurizzati. Nei Paesi industrializzati più del 50% dei brevetti di volo viene negato o ritirato per motivi di ordine cardiocircolatorio.
Noi presentiamo la valutazione di 390 aspiranti piloti militari, 384 di sesso maschile e 6 di sesso femminile, visti consecutivamente presso la Sezione Cardiologia 2 dell’Istituto Medico Legale “A. Mosso” di Milano nel periodo compreso tra il dicembre 2001 ed il febbraio 2010.
L’età media dei candidati è stata di 24,88±4,25 anni, altezza media di 177±6,2 cm, peso medio di 74,5±8,42 kg, BMI (Body Mass Index) medio di 23,71±1,97. L’accertamento dei requisiti è stato effettuato con l’esecuzione di visita, elettrocardiogramma ed ecocardiogramma mono-bidimensionale con Color Doppler.
In 16/390 pazienti (4,1%) l’esito di questi accertamenti ha evidenziato la presenza di patologie per le quali è stata decisa la non idoneità al pilotaggio . In questi casi 3/16 (0,76% sul totale dei soggetti osservati) è stato riscontrato un difetto interventricolare con significativo shunt sinistro-destro; in 7/16 (1,8% sul totale dei soggetti osservati) si è osservata insufficienza valvolare mitralica di grado medio; in 2/16 (0,5% sul totale dei soggetti osservati) bicuspidia aortica associata ad elevati gradienti transvalvolari; in 2/16 (0,5% sul totale dei soggetti osservati) insufficienza valvolare aortica di grado lieve-medio; in 2/16 (0,5% sul totale dei soggetti osservati) cardiopatia dilatativa con riduzione della cinesi ventricolare.
Tutti i soggetti osservati erano asintomatici e non hanno riferito diagnosi cardiologiche in anamnesi; pertanto va sottolineato che l’esame di questi soggetti ha permesso un’efficace prevenzione secondaria di eventi di interesse cardiologico di vitale importanza ai fini della sicurezza del volo.