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Abstract



OTOBAROTRAUMA RITARDATO DOPO ESPOSIZIONE AD ALTA QUOTA SIMULATA IN CAMERA IPOBARICA

Angelo Landolfi(1), Alberto Autore(1), Francesco Torchia(1), Mario Ciniglio Appiani(2), Fabio Morgagni(1); Giuseppe Ciniglio Appiani(1)


(1)Reparto di Medicina Aeronautica e Spaziale, Centro Sperimentale Volo Aeronautica Militare di Pratica di Mare (Roma). (2)Dipartimento di Otorinolaringoiatria, Audiologia e Foniatria “G. Ferreri” – Università “Sapienza”, Roma



Gli Autori non hanno ricevuto finanziamenti per il presente lavoro.
Le considerazioni espresse nel presente lavoro sono opinioni personali degli Autori e non necessariamente corrispondono alla posizione ufficiale dell’Aeronautica Militare e del Ministero della Difesa.

Introduzione: L’otite media barotraumatica ritardata è descritta dopo esposizione a condizioni che comportano la respirazione di ossigeno puro. L’otalgia acuta è descritta anche nel personale di volo dopo esposizione ad alta quota, sia in condizioni operative che simulate, con erogazione di ossigeno puro. L’Otovent® è un dispositivo monouso dimostratosi efficace nel trattamento dell’otite media secretoria e del’otite baro traumatica, ma non è stato mai studiato nella prevenzione dell’otobarotrauma ritardato. Metodi: 88 piloti addestrati all’alta quota in camera ipobarica sono stati sottoposti a visita otorinolaringoiatrica con otoscopia e timpanogramma prima della camera ed il giorno successivo. 44 sono stati trattati con Otovent® (sottogruppo NB) dopo la camera da usare ogni ora prima del riposo notturno. 44 sono stati invitati ad eseguire la manovra di Valsalva ogni ora prima del riposo notturno (sottogruppo di controllo). I criteri per otobarotrauma ritardato includevano otalgia insorta dopo un’ora dalla camera, con o senza anomalie otoscopi che e del timpanogramma. Risultati: L’incidenza di otobarotrauma ritardato è stata pari a 53.4%. Il giorno successivo ala camera il 61.4% dei soggetti del sottogruppo NB era asintomatico contro il solo 38.6% del sottogruppo di controllo, con differenza statisticamente significativa. L’otoscopia è stata negativa in tutti i soggetti con otalgia ritardata, mentre il timpanogramma è risultato patologico in 14 soggetti fra cui 6 asintomatici. Conclusioni: L’incidenza di otobarotrauma ritardato dopo addestramento in camera ipobarica è elevata. L’Otovent® è risultato più efficace della manovra di Valsalva nel ridurre i sintomi e la timpanometria ha permesso di identificare alcuni soggetti asintomatici con sofferenza dell’orecchio medio dopo l’esposizione ad alta quota.